Rebranding, focus sul digitale e attenzione alla sostenibilità aziendale. Sono questi i tre pilastri della nuova strategia di Supergroup che ha annunciato di voler cambiare la propria ragione sociale in Superdry plc per testimoniare l’importanza strategica conquistata dal marchio Superdry in questi anni. L’azienda britannica, nata nel 1985 con l’insegna Cult Clothing poi dismessa nel 2012, ha lanciato il brand nel 2003, diventato un fenomeno streetwear da 752 milioni di sterline (circa 856 milioni di euro) nell’ultimo esercizio fiscale concluso ad aprile.
Al centro della nuova strategia, illustrata dal gruppo nei giorni corsi nel proprio quartier generale di Cheltenham, nel Gloucestershire, sarà soprattutto la componente digital, con l’obiettivo di espandere ulteriormente il raggio d’azione del proprio e-commerce che oggi, attraverso 20 portali, serve 148 Paesi e rappresenta il 25% delle vendite retail, con tassi di crescita media annua del 50% dal 2015. Il futuro del gruppo, quindi, sarà sempre più orientato verso un’ottica omnichannel che, oltre a migliorare le performance dei monomarca diretti che saranno ridisegnati secondo un nuovo concept, darà dei benefici anche al wholesale, cresciuto mediamente del 30% negli ultimi due anni.
Il gruppo ha inoltre annunciato il nuovo programma di corporate social responsability “Super responsible 40”, che prevede l’utilizzo al 100% di cotone organico e il 100% di energie rinnovabili in tutta la supply chain e il supporto di 100mila giovani entro il 2040.