I brand del lusso che ricorrono ai servizi e-commerce sono nel mirino dell’Antitrust e rischiano multe fino al 10% del proprio fatturato. Secondo un’indagine dell’Antitrust europeo condotta su 1800 società e 8000 distributori conclusasi in settembre, si legge su Affari&Finanza, è emerso un sospetto di intese verticali che coinvolgono aziende produttrici e distributori, soprattutto nel settore dei beni d’alta gamma, per tenere elevato il prezzo delle merci. Da quanto emerso, ci sono problemi sulla possibilità di confrontare i prezzi e restrizioni sulle vendite transfrontaliere.
A marzo l’Antitrust provvederà a emettere le sentenze che andranno a colpire le singole aziende che hanno infranto le regole europee, violando così i principi di libero scambio e della libera circolazione dei beni.
“Eravamo preoccupati per la situazione prima della partenza dell’indagine Ue”, ha affermato il vicepresidente di Altagamma Armando Branchini, “ma dopo la prima ricognizione ci sembra che l’antitrust abbia condotto un’analisi corretta. Ci auguriamo che anche la normativa che ne discenderà dopo questa analisi approfondita tenga conto delle particolarità del mercato di alta gamma”.