Valentino chiuderà il bilancio 2016 superando la soglia del miliardo, con una crescita del 10 per cento. Lo ha anticipato Stefano Sassi, amministratore delegato di Valentino, spiegando che, “dopo il balzo del +47% del 2015 (quando i ricavi si erano attestati a 986,9 milioni di euro, ndr) quella di quest’anno è una percentuale di consolidamento che conferma la capacità di attrazione del brand”. Il manager ha anche evidenziato che “da un paio d’anni, il lusso si trova in una fase riflessiva che ha spinto i grandi marchi al riallineamento dei prezzi, a una politica di marketing molto aggressiva, a un ripensamento sul retail, che ha fermato l’espansione delle reti vendita”.
Il fatturato per il 2016 dovrebbe quindi avvicinarsi a 1,100 miliardi con una particolare menzione agli accessori che, in base alle parole di Sassi riportate dal Corriere Economia, “rappresentano una percentuale sulle vendite pari, se non superiore, a quelle del ready-to-wear d’abbigliamento. Le nostre scarpe risultano stabilmente tra i primi cinque marchi venduti nei grandi department store”. Le parole di Sassi seguono il debutto solitario di Pierpaolo Piccioli dopo che, in luglio, la sua storica partner al timone creativo di Valentino, Maria Grazia Chiuri, ha lasciato la maison per dirigere Dior. La prima sfilata Valentino disegnata interamente da Piccioli ha ricevuto i consensi della stampa.