Atos Lombardini, marchio di abbigliamento femminile, da qualche giorno ha chiuso il suo flagship store milanese, situato in Corso Matteotti. L’ultimo giorno di attività è stato il 21 gennaio. “Abbiamo chiuso il negozio in Matteotti – ha commentato a PambiancoNews Gianmichele Salvaggio, direttore generale dell’azienda – per cercare una nuova location sempre su Milano: stiamo cercando una soluzione che sia più in linea con il nuovo concept che stiamo elaborando. La vecchia location, infatti, mal si adattava al nuovo progetto. È probabile che il nostro nuovo negozio si posizionerà sempre nelle vicinanze del quadrilatero, ma non abbiamo ancora individuato uno spazio adatto. Stiamo valutando, inoltre, la possibilità di aprire un temporary store nell’attesa di trovare uno spazio definitivo”. Il nuovo concept “dovrà dare più spazio alla collezione e dovrà rappresentare la creatività dell’azienda – ha continuato Salvaggio –. Il negozio, prima, era molto asettico e tutto giocato su colori chiari: l’obiettivo è quello di creare uno spazio più vicino alla nostra identità e alla femminilità della collezione”. Atos Lombardini, inoltre, punta all’espansione in Medio Oriente e in Cina: “Tra la primavera e l’autunno di quest’anno apriremo alcuni negozi grazie a un accordo distributivo con dei partner locali. Per quanto riguarda il Medio Oriente, in aprile ci sarà la prima apertura a Dubai (al Dubai City Walk) e stiamo valutando la possibilità, tra settembre e ottobre, di inserirci anche nel Dubai Mall. In Cina, invece, in aprile apriremo un monomarca a Harbin e un altro a Quan Zhou, a settembre inaugureremo un altro negozio a Shanghai mentre stiamo valutando la possibilità di realizzare un negozio a Chongquing tra novembre e dicembre. Per quanto riguarda la nostra espansione in Cina, i progetti non finiscono qui: nei prossimi tre anni realizzeremo dieci monomarca”.
L’azienda ha chiuso il fatturato 2015 a quota 25,4 milioni di euro (nel 2014 era pari a 24,2 milioni). La previsione per il 2016 è di crescere di circa il 5-6% e di raggiunger i 26,5 milioni. Rispetto al 2014, il mercato europeo e quello italiano, durante la campagna vendite, sono cresciuti tra il 5 e l’8 per cento. “Una nota positiva – ha concluso Salvaggio – è che il nostro nuovo progetto Atos, che ha solo due stagioni di vita e si posiziona a un livello di prezzo più basso del 30% rispetto ad Atos Lombardini, è arrivato a 1 milione e mezzo di euro”.