Wall Street scommette già sui matrimoni gay

La campagna di Tiffany
La Corte Suprema degli Stati Uniti, il 26 giugno, ha dato il via libera ai matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati. Una decisione storica che stabilisce che le unioni omosessuali sono un diritto garantito dalla Costituzione. Il Presidente Obama ha dichiarato: “Questa decisione è una vittoria per le coppie omosessuali che hanno lottato a lungo per il riconoscimento dei diritti civili”.
E c’è anche chi comincia a fare i calcoli in termini di business. A cominciare dai brand della moda e del lusso che interpretano la caduta di questo paletto storico come l’avvio di nuovi scenari di mercato. Il primo segnale è arrivato dalla Borsa. Gli osservatori hanno evidenziato che, nella mattinata di venerdì 26 giugno, a seguire dall’annuncio della decisione della Corte Suprema, sono entrati in fibrillazione i titoli delle case di gioielli.
Sdoganando il tabù sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, infatti, si va anche ad archiviare l’esclusività di anelli di fidanzamento e fedi nuziali a coppie eterosessuali. Tiffany, che già nelle scelte pubblicitarie aveva dimostrato di voler anticipare il fenomeno, nella mattinata di venerdì ha toccato una crescita di quasi un punto percentuale arrivando a un valore di 94,24. Stessa cosa si è verificata per Blue Nile, maison specializzata nei diamanti, e Signet Jewelers, uno dei più grandi retailer di gioielleria negli Usa, Canada e Regno Unito: i titoli hanno rispettivamente raggiunto i valori di 30,94 e 130,78, mettendo a segno una leggera crescita che sembrerebbe essere il preludio di risultati positivi.