Meno di sei mesi fa sembrava non avere fine il deprezzamento del rublo sulle principali valute. Era dicembre quando la divisa di Mosca era arrivata a quota 100 sull’euro. Oggi la sorte del rublo si è capovolta diventando una delle monete più rivalutate al mondo nel 2015 (il cambio con l’euro è a quota 55 e quello con il dollaro a 52) mentre si attende ancora che l’economia del Paese torni in positivo. Secondo le ultime analisi de Il Sole 24 Ore, nell’ultimo mese la moneta russa si è rafforzata del 14% e dall’inizio dell’anno il recupero ha toccato il 27 per cento sull’euro, performance che le ha consentito appunto di ottenere il primato della moneta che si è rivalutata di più quest’anno dopo essere stata la peggiore al mondo nel 2014. Difficile dare una spiegazione precisa al fenomeno. Secondo il governatore della Banca Centrale russa Elvira Nabjullina, come riporta il quotidiano economico, “il rafforzamento del rublo si è determinato per una combinazione di fattori: la stabilizzazione dei prezzi del petrolio, la fine del picco dei rimborsi del debito estero, le vendite di valuta più equilibrate degli esportatori e, senza dubbio, i tassi di interesse e lo sviluppo dei nostri strumenti di rifinanziamento in valuta estera”.
La Banca di Russia ha aumentato il tasso di interesse di riferimento al 17% nel mese di dicembre per fermare la caduta del rublo riducendolo poi fino al 14% per evitare di aggravare la crisi e il rendimento si è dimostrato appetibile per gli investitori internazionali, che infatti hanno ricominciato a comprare i titoli di Stato russi. Diversi analisti credono che il rialzo della valuta sia legato anche alla stabilizzazione della crisi in Ucraina orientale.