Nuova battuta d’arresto per il tessile trevigiano. Ora tocca all’ex Càrrel, l’azienda di camiceria acquisita negli anni Duemila dalla famiglia Del Siena e ammessa recentemente al concordato preventivo, che rischia di perdere l’intera manodopera composta da una settantina di dipendenti. Secondo quanto riporta la stampa locale, dallo scorso marzo i lavoratori non ricevono più gli stipendi né gli anticipi delle indennità di Cassa integrazione straordinaria. L’allarme sul futuro dell’azienda, da alcuni mesi ribattezzata Camiceria Italiana spa, è stato lanciato dai sindacati e proprio oggi è stata fissata un’assemblea.
L’azienda di camicie, di stanza nella provincia trevigiana, era stata acquisita all’inizio degli anni Duemila dalla famiglia Del Siena di San Sepolcro di Arezzo. Dopo anni di difficoltà, dal dicembre 2013, esaurita la possibilità di usare la Cassa integrazione Ordinaria l’azienda ha fatto richiesta al Ministero per la concessione di un anno di Cassa integrazione Straordinaria. Lo scorso giugno, come spiegano i sindacati, l’azienda ha depositato domanda presso il Tribunale di Arezzo per la richiesta di Ammissione al Concordato Preventivo di tipo liquidatorio, che comporta in sostanza la completa cessazione dell’attività produttiva.