Spunta il colosso americano Vf sulla strada di Puma. Alle ipotesi di una messa in vendita da parte di Kering si sono aggiunti i rumors di un interesse da parte della compagine statunitense cui fanno capo firme come Timberland, Vans e The North Face.
A riaccendere i riflettori su una possibile cessione del marchio di sportswear è stata Reuters che, lunedì, ha riportato indiscrezioni circa un’offerta arrivata sul tavolo di Kering per l’acquisizione dell’86% di Puma, quota che attualmente il gruppo transalpino detiene nel brand.
A seguito di questa notizia, sempre lunedì, le azioni di Puma sono balzate dell’11,8% alla Borsa di Francoforte.
Né il gigante francese né il brand tedesco hanno voluto commentare, ma gli analisti di Ubs hanno dichiarato al portale Just-Style che “Vf potrebbe offrire una cifra più alta dei potenziali concorrenti” e che un brand come Puma potrebbe avere un senso all’interno del portafoglio marchi di Vf. Per questa ragione, e per il fatto che “potrebbe riorganizzarne la distribuzione in tempi stretti e trasferirne parte del business nell’headquarter di Vf in Svizzera”, il gruppo potrebbe essere il compratore ideale.
Puma ha chiuso la prima metà dell’esercizio in corso con un crollo degli utili del 41,3% a quota 39,8 milioni di euro su un fatturato di 1,3 miliardi di euro, in calo del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante le performance non incoraggianti, il management aveva definito il 2014 come l’inizio del “turnaround” del marchio, in piena fase di riposizionamento.