Elite si fa sempre più affollata, anche grazie alla moda. Il programma di Borsa Italiana, nato circa due anni fa a sostegno delle piccole e medie imprese potenzialmente interessate alla quotazione, ieri ha raggiunto la quota totale di 200 società, aprendo le porte a 47 nuovi arrivati di cui 31 in Italia e 16 nel Regno Unito. Tra questi ci sono anche cinque new entry della moda. Si tratta di Antony Morato, Coswell, Golden Goose, Piazza Italia e Pelletterie Bianchi e Nardi.
In totale, con le cinque aziende che si aggiungono alle altre provenienti dal settore moda, si arriva a una ventina di nomi. Quelle già presenti sono Il Gufo, Duvetica, Ciro Paone (Kiton), Miniconf, Arav fashion (Silvan Heach),Gruppo Germani (Kocca), Harmont & Blaine, Braccialini, Pianoforte Holding (Yamamay e Carpisa), Light Force (Twin-Set), Zeis Excelsa (Dirk Bikkembergs), Euro stampaggi, Marco Bicego, Monnalisa e Peuterey.
“Quest’anno il fatturato medio complessivo è maggiore, attorno a 191 milioni – ha spiegato Luca Peyrano, responsabile del Primary Market di Borsa – ci sono aziende con un giro d’affari inferiore a 50 milioni, ma alcune che superano i 500 milioni. Sono aziende poco indebitate e molto internazionalizzate”
“Elite non è necessariamente un circuito di approdo alla Borsa – ha spiegato Raffaele Jerusalmi, CEO di Borsa Italiana – ma prepara le società a operazioni finanziarie e a ricorrere al capitale: possono far entrare venture capital, o possono ad esempio emettere bond”. Per alcune delle aziende entrate nel progetto, infatti, le cose si sono mosse dopo l’adesione alla piattaforma, tra cui Twin set, di cui è diventato azionista di maggioranza il fondo Carlyle nel 2012, e Harmont & Blaine, di cui Clessidra è appena diventato il principale azionista.
Tra le realtà dentro Elite, oggi 16 si sono laureate, ossia hanno ricevuto il “Certificato Elite” che testimonia l’impegno e i risultati raggiunti all’interno del programma.