Si chiama Ikf Spa ed è la società, amministrata da Andrea Gritti e specializzata nel turnaround di aziende in difficoltà, che ha stipulato un contratto d’affitto di ramo d’azienda con la newco Lanificio Botto Srl, precedentemente al fallimento di Botto Fila Spa il 18 novembre 2013, secondo quanto risulta dall’atto depositato presso la Camera di commercio di Biella.
“Possiamo dire, con orgoglio – dichiara Gritti in merito al caso di Lanificio Botto – che dopo circa un anno di gestione la società è ben lontana dal chiudere i battenti. Parlano i dati: l’azienda ogni mese fattura una cifra che supera il milione di euro, vi lavorano 130 dei 290 dipendenti ex Botto Fila, la rete vendita si è rimessa in moto recuperando quasi tutti i vecchi clienti, gli ordini arrivano da primari brand del tessile-abbigliamento da Armani a Hugo Boss, da Loro Piana a Marzotto .”
Il prossimo appuntamento per la vita di Lanificio Botto è fissato al 31 gennaio 2016 quando, al termine del contratto d’affitto, l’azienda, per norme previste dalla legge in merito ai fallimenti di aziende, dovrà passare dalla vendita all’incanto. Ikf, dal canto suo, ha già presentato un’offerta irrevocabile d’acquisto per il valore di 2 milioni di euro.