Tiffany ha battuto le attese degli analisti nel primo trimestre 2014, chiuso con profitti e ricavi significativamente più alti delle stime grazie alle performance delle collezioni più accessibili. Dopo l’annuncio dei risultati il titolo del gioielliere newyorchese è balzato a Wall Street sfiorando la crescita a doppia cifra.
I ricavi si sono attestati a un miliardo di dollari nel quarter (+13%), contro i 953 milioni del consensus. Particolarmente positivo il risultato in Giappone, cresciuto del 20% a 174 milioni. L’utile netto è aumentato del 50%, a quota 125,6 milioni di dollari rispetto agli 83,5 milioni dello stesso periodo nel 2013.
“Questo è un inizio anno eccellente e incoraggiante”, ha dichiarato il CEO Michael Kowalski in nota. “Le vendite nelle collezioni di alta gioielleria hanno continuato a consolidarsi, mentre quelle delle nostre linee nuove, o che abbiamo ampliato, hanno accelerato, trainate dalla collezione Atlas”. Atlas, una delle collezioni più accessibili di Tiffany con prezzi a partire da 125 dollari, ha spinto le vendite negli Usa e contribuito a far aumentare il margine lordo, salito al 58,2% rispetto al 56,2% del primo trimestre 2013.
A seguito dei risultati, Tiffany ha alzato l’outlook sui profitti netti dell’esercizio a un range tra 4,15 e 4,25 dollari per azione, corrispondenti a una crescitra tra l’11% e il 14% sul 2013.