
Il muro che ha tradizionalmente diviso la realtà virtuale da quella fisica si sta sgretolando. Gli e-tailer di moda non si accontentano più della rete e iniziano a invadere il mondo reale con negozi propri. Gli esempi più eclatanti sono quelli di eBay, che per primo ha dato prova di voler presenziare anche i canali fisici, ma anche i casi di Amazon, del sito del vintage Etsy e della piattaforma di design Made.com. La sfida del retail, come si è messo in luce nell’approfondimento uscito sull’ultimo numero di Pambianco Magazine intitolato ‘Il web finisce in vetrina’, oggi si gioca sul campo della multicanalità.
Mentre, dunque, i retailer tradizionali si affannano a trovare i propri spazi sul web, per contro i rivenditori online si attrezzano per presidiare i canali ‘reali’. La formula delle nuove aperture è sui generis, e nonostante la cautela con cui gli e-tailer procedano negli opening, la sfida è coinvolgere i clienti, alla scoperta di un contatto più intimo con la clientela. Così, eBay nel 2011 ha aperto un pop-up store a Londra, Amazon ha sperimentato degli armadietti, i’locker’ da cui prelevare direttamente gli ordini online e Net-a-porter ha allestito cinque pop up store in occasione del lancio della linea low cost di Karl Lagerfeld in cinque metropoli.