“Siamo all’inizio di una nuova era”. Definisce così Anthony De Haas, direttore sviluppo prodotto di A. Lange & Söhne, la messa a punto del Grand Complication, il segnatempo più complesso ed esclusivo della storica maison orologiera sassone. Costato ben sette anni di ricerca e lavoro – più oltre 5mila ore per il restauro di un modello da tasca d’epoca della maison di Glashütte, il 42500, cui il Grand Complication s’ispira -, il nuovo segnatempo è un vero e proprio capolavoro d’arte orologiera che racchiude in sé sette complicazioni tra le più rare ed elaborate, ossia ripetizione minuti, grand e petite sonnerie, cronografo rattrapante, calendario perpetuo e fasi lunari. Si spiega così il prezzo proibitivo, che sfiora i 2 milioni di euro per ciascuno dei sei esemplari che verranno realizzati.
La grande cassa (50 mm il diametro e oltre 20 mm lo spessore), custodisce il movimento calibro Lange L1902 a carica manuale con i suoi 876 componenti. L’assemblaggio richiede circa un anno, a causa della difficoltà nel garantire l’interazione tra meccanismi altamente complessi. Ad oggi un unico orologiaio Lange è in grado di realizzare il segnatempo, ma a fine 2013 un secondo maestro sarà pronto, dopo un training di due anni. Il primo esemplare sarà poi consegnato a fine 2014. “La messa a punto del Grand Complication – ha poi spiegato De Haas – ha ampliato il nostro know-how e liberato una notevole dose di creatività. Questo progetto apre le porte a tutta una serie di nuove idee e modelli”.
Dopo un’anteprima al Sihh per un ristrettissimo numero di clienti, il Grand Complication è stato presentato per la prima volta in Europa a Milano ieri, a Palazzo Serbelloni, attraverso un evento in partnership con Pisa Orologeria, da sempre distributore esclusivo del marchio in Italia.