Intesa trovata tra le istituzioni, i sindacati ed E-Land, il proprietario coreano di Mandarina Duck. Secondo quanto riportato da L’Unità, l’azienda di pelletteria italiana, che all’inizio del mese aveva annunciato la chiusura della storica sede bolognese (leggi articolo), resterà a Cadriano grazie a un accordo votato dai 52 lavoratori.
Un epilogo che, però, lascia ancora molti timori. Restano infatti 17 esuberi e 10 trasferimenti nella sede di Milano (per costituire un reparto ‘stile’ per rafforzare il prodotto), numeri appena inferiori a quelli annunciati il primo ottobre, quando si parlava di una ventina di persone in entrambi i casi. Inoltre saranno attivati, come si legge in una nota della Provincia, “tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per il maggior tempo possibile, oltre ad un accordo sindacale di mobilità”.
La vicenda, in realtà, non è finita qui, come sottolinea il segretario Filctem-Cgil Giacomo Stagni: “Restano decisivi gli strumenti e le capacità che si deciderà di mettere in campo – ha detto – ma quello raggiunto è il miglior accordo possibile nelle condizioni date”.