Si chiama Ferrari Pr1ma ed è la nuova collezione moda del cavallino rampante che avrà il compito, ancora più delle linee già presenti a oggi nei negozi e sullo store online, di incarnare l’esclusività del brand di auto fondato nel 1947. La collezione arriverà negli showroom a fine giugno, ma è stata svelata ieri in occasione del Ferrari-day dedicato ai 10 anni del progetto Formula-uomo, una giornata di “immersione” nel cuore dell’azienda, dalle fabbriche con gli operai al lavoro per testare i motori, all’atelier delle classiche dove vengono restaurate le auto con più di 20 anni.
La capsule presentata ieri in una soleggiata Maranello conta 15 pezzi divisi tra 5 capispalla (il cui price range al retail varia tra i 1.500 e i 2.000 euro), 5 polo e 5 t-shirt. “E’ un modo per testare la distribuzione, il pricing e la qualità più alta”, ha dichiarato Stefano Saporetti, head of brand operation della casa automobilistica. “Il concetto di coerenza è alla base dei nostri articoli, rigorosamente 100% made in Italy e tutti prodotti in-house: sarà importante vedere come andrà”, ha concluso Saporetti.
Si fa così più importante la presenza della scuderia nel mondo della moda, dopo le storiche produzioni in licenza di occhiali e accessori (si ricordano, tra tutte, quelle con Hublot e Tod’s), ma con una premessa: “Il nostro core business rimane quello delle auto, il merchandising è solo una parte dei servizi che offriamo agli amanti del brand – ha precisato Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Ferrari, davanti al pubblico di 150 giornalisti -. Le licenze per noi incidono per 50 milioni di euro all’anno bottom-line e non avverrà mai che supereremo i 60 negozi nel mondo, un’inezia. Non diventeremo mai un’azienda che fa polo”.
Inoltre, davanti ai giornalisti che incalzavano su una possibile Ipo o una eventuale diversificazione dei prodotti, Montezemolo ha risposto con un secco “no” ad entrambe le ipotesi: “Non c’è nessun progetto di quotazione o scissione e non siamo nemmeno alla ricerca di un altro spazio di mercato: non debutteremo con una quattro porte, un suv o con una ‘piccola Ferrari’, quello che faremo sarà solo incrementare le nostre serie'”. L’azienda da 54,7 milioni di euro di profitti nel primo trimestre dell’esercizio in corso (+36,5%), ha inoltre comunicato che, per sua decisione, venderà meno auto nel corso di quest’anno: “La strategia è quella di rafforzare il sogno di esclusività degli owners”, ha dichiarato Montezemolo, “Non vogliamo immettere troppe auto sul mercato e, al contrario, desideriamo mantenere alto il valore dell’usato. Rallenteremo la produzione e venderemo meno di 7.000 auto, ma faremo più utili”.