Stretta tra il confronto serrato delle capitali internazionali, con Londra in testa, che da quest’estate stanno sferrando una decisa manovra di contrapposizione con l’offerta pret a porter italiana, Milano cerca la rivalsa. Così il panorama della moda meneghina dovrebbe assumere nuovi contorni a partire dalle prossime settimane. Ultimo colpo di scena in ordine di tempo è l’accordo tra Massimiliano Bizzi, patron di White e l’imprenditrice veneta Marina Salamon, presidente del gruppo di childrenswear Altana nonché azionista di numerose società. Attraverso Alchimia-M.Seventy srl, società che fa capo ad Alchimia holding di Marina Salamon e M.Seventy della quale è amministratore delegato la moglie di Massimiliano Bizzi, Brenda Bellei, i due hanno acquistato per un investimento di 10 milioni di euro un’ex cartiera dell’ottocento nella zona di Porta Romana a Milano. ProgettoCalabianaMilano, questo il nome della struttura, occupa una superficie di 9mila m² e sarà utilizzata come spazio espositivo temporaneo per alcuni brand fashion di ricerca nonché area per eventi di moda e cultura tutto l’anno. La lista già comprende una ventina di nomi che hanno già partecipato o partecipano alle edizioni di White, tra cui Cangiari, Collection Privée?, Daks London e Daks Sport, Natural Born Elegance, Vcb 1663 (la linea di accessori del lanificio Vitale Barberis Canonico) e Fabio Quaranta, la cui sfilata del 13 gennaio battezzerà lo spazio. Il progetto, assicurano da White, viaggerà in parallelo con il salone, la cui edizione di gennaio aprirà i battenti sabato 12 nel tradizionale padiglione del Superstudio Più di via Tortona e di conseguenza non dovrebbe essere letto come il preludio di un trasloco, ma è altrettanto vero che con ogni probabilità è stato studiato appositamente per rafforzare il ruolo di questo salone in una fase critica e decisiva nella quale le fiere di moda, vista la crisi e appunto la forte concorrenza estera, cercano nuovi spunti e identità. Il fermento milanese non finisce qui. A febbraio dovrebbero vedere la luce altri due progetti. Il primo è sempre targato White e si tratta della nuova sezione Suite dedicata ai marchi premium e ospitata negli spazi dell’hotel Nhow di via Tortona. Fin dalla prima edizione, l’area dovrebbe ospitare una settantina di marchi ma dalla società non sono ancora arrivati aggiornamenti sui principali marchi in lista per la partecipazione. L’altra novità si chiama Super e si tratta di quello che a settembre era stato presentato come la nuova alleanza tra Fiera Milano e Pitti immagine, in collaborazione con il Comune di Milano e Citylife. In pratica si tratta di un nuovo salone dedicato alle collezioni di abbigliamento e accessori donna previsto dal 23 al 25 febbraio che avrebbe dovuto prendere il posto dei saloni womenswear dei due soggetti e quindi Touch!, neoZone e cloudnine da parte di Pitti immagine e MI Milano Prêt-à-porter di Fiera Milano. A distanza di poco più di un mese dall’annuncio però l’ente fieristico guidato da Enrico Pazzali ha deciso di mantenere la sua fiera di abbigliamento, mantendo però il suo ruolo di co-organizzatore. Sulla nuova fiera, che si terrà negli spazi del Padiglione 3 di piazza VI Febbraio, niente di più è trapelato nei mesi successivi sia da parte dei soggetti interessati sia tra gli addetti ai lavori. Inoltre, sul sito del Comune di Milano non è stato ancora pubblicato il bando per la riqualificazione degli spazi interni ma gli organizzatori assicurano che i lavori stanno procedendo a ritmo serrato per rifare il look a un’area di quasi 10mila m² dove dovrebbero trovare posto oltre 150 collezioni. Per capire se si tratterà di una sorta di replica degli ex saloni milanesi di Pitti immagine o qualcosa di diverso occorrerà attendere febbraio.