Si è chiuso con un certo affanno, seppure in positivo, l’esercizio 2011 per Levi Strauss & Co, che nel quarto quarter ha registrato un utile netto di 44 milioni di dollari, in forte calo dagli 86 milioni dello stesso periodo nel 2010. Il decremento è dovuto soprattutto all’aumento del prezzo del cotone, non completamente compensato dai rialzi dei prezzi del colosso del jeans.
Nel trimestre i ricavi netti si sono attestati a 1,3 miliardi di dollari, +4% rispetto al 2010, mentre nell’intero esercizio il fatturato del gruppo di San Francisco è cresciuto dell’8%, a 4,8 miliardi, con un utile in calo a 138 milioni dai 157 del 2010.
“A fronte dei costi sempre più gravosi e della crisi economica – ha detto Chip Bergh, presidente e CEO di Levi Strauss & Co – il gruppo è in crescita per il secondo anno di fila. Ora, dobbiamo investire nella nostra rete globale, nei nostri brand e nell’innovazione, migliorando la redditività e il cash flow per una crescita sostenibile e a lungo termine”. Nel corso della presentazione dei risultati, Bergh ha anche affermato di voler riportare in auge in brand Dockers, che rappresenta oggi solo poco più del 10% dei ricavi del gruppo.