Saranno oltre 100 i protagonisti di On biennals/Tutto sulle biennali, la seconda edizione del Festival dell'Arte Contemporanea di Faenza, appuntamento internazionale dedicato al confronto e alla riflessione sull'arte di oggi, che invita a conoscere e incontrarne i protagonisti.
A presentare gli appuntamenti del festival saranno Angela Vettese, Pier Luigi Sacco e Carlos Basualdo, tutti e tre membri della direzione scientifica della manifestazione.
L'obiettivo del festival è pensare contemporaneo, partire dall'arte contemporanea, dall'arte visiva e utilizzarla come strumento attraverso il quale esprimere il pensiero sull'oggi, sul momento che viviamo, particolarmente rivoluzionario e drammatico ma anche molto ricco di stimoli, ci spiega Angela Vettese, che è stata tra l'altro appena nominata presidente della giuria internazionale della 53° Biennale di Venezia.
Tema di questa seconda edizione, che si terrà dal 17 al 19 aprile, saranno le biennali nel mondo. Venezia, Londra, Berlino, Torino, New Orleans, Sydney, Sharjah, Havana, New York, Atene, Kassel sono solo alcune delle tappe di un itinerario globale che sarà attraversato con la guida di artisti e curatori, intrecciandosi con la costruzione di un racconto inedito sulle opere d'arte, con i temi, le storie e le emozioni che le animano.
Il tema delle biennali è stato scelto perché è soprattutto attraverso di esse che l'arte più recente viene a galla, commenta Vettese. In questo fermento di nuove iniziative si trovano molti artisti affermati, ma anche molti altri che costituiscono una novità. Il progetto biennale ha avuto molto successo perché consente di scoprire le novità.
A dare la parola agli artisti internazionali, chiamati a raccontare il loro percorso, biennale dopo biennale, sarà il ciclo le biennali degli artisti. Mentre all'interno del ciclo le biennali dei curatori si affronterà il tema del ruolo che le biennali assumono in un percorso artistico, la relazione che si instaura con il contesto e il pubblico.
Parlando del mercato dell'arte in tempi di crisi Angela Vettese ci spiega che pur risentendo della grisi generale, il mercato dell'arte è sempre stato una realtà amata dagli audaci, ossia da quei grandi imprenditori capaci di portare novità. Credo che resterà un nucleo di grandi compratori, come Saatchi o Pinault, conclude Vettese, mentre la crisi sarà visibile nel collezionismo di mezzo, ossia quello legato ai compratori con disponibilità economiche più ridotte e da investire nel tempo.