François-Henri Pinault (nella foto) è pronto a fare shopping nel mondo del lusso. «Amo gli orologi», dichiara a chi gli chiede in quale segmento di business Ppr intende investire. Il riferimento chiaro è alle indiscrezioni corse sull'interesse per Bulgari. «In generale su una cosa voglio essere chiaro, dice il tycoon francese, abbiamo la possibilità di procedere a un'acquisizione di taglia media e anche di dimensione significativa. Ma non si tratta di una priorità per il gruppo. La crescita interna è centrale».
Attualmente il gruppo di Pinault ha a disposizione un free cash flow operativo superiore al miliardo (+16,6% rispetto all'anno precedente). Ppr, che ha archiviato il 2006 con un utile da 698 milioni (+32%) su un fatturato da 17 miliardi (+6%) , intende così potenziare ulteriormente il polo del lusso che ha mostrato un boom del 44% dell'utile operativo. Soprattutto Gucci che ha registrato un utile operativo salito del 26% a 612 milioni per un fatturato di 2,10 miliardi, contro l'1,8 dell'anno prima.
Esercizio molto positivo anche per Bottega Veneta con un utile operativo quadruplicato (55 milioni) per 267 milioni di ricavi(160 nel 2005). Il mol è salito dall'8,6 al 20,5%. Meno dinamico il polo distribuzione: +2% di fatturato a 14,36 miliardi con un utile operativo da 759 milioni, +4,1%. Ma Pinault insiste: «Resteremo un gruppo dalle due anime: lusso e distribuzione».
Estratto da Finanza & Mercati de 9/03/07 a cura di Pambianconews