Hanno dieci anni di differenza e percorsi di studio e lavoro molto diversi. Ma sono tra i pochissimi nomi davvero nuovi delle sfilate maschili in corso a Milano fino a giovedì 17. Alberto Zambelli ha appena compiuto 37 anni e fin da piccolo ha avuto un unico sogno: fare lo stilista e avere una collezione che porti il suo nome. Il sogno si è realizzato: giovedì Zambelli, presenterà la collezione “Archivio privato”, ispirata, spiega, «a un immaginario baule di un nonno molto amato: gli abiti hanno un gusto retrò,anche se sono pensati per professionisti che hanno più o meno la mia età». L'altro esordiente è Vincenzo De Cotiis, classe 1959, di professione architetto e designer, ma con la passione della moda Ieri ha portato in passerella per la prima volta un'intera collezione. «Ma non sono un esordiente vero e proprio: da qualche anno ho affiancato l'attività di stilista a quella di architetto e designer di complementi d'arredo. Con il marchio Haute siamo presenti da qualche anno in selezionati negozi sparsi per il mondo spiega De Cotiis».
De Cotiis ha fatto da solo, autofinanziando la sua crescita come stilista. Per Zambelli è diverso: «Dopo il Marangoni non ho fatto fatica a trovare un lavoro all'interno di varie case di moda, poi ho iniziato a fare il consulente. Ma se non ci fosse stato “l'incubatore della moda” non so quando sarei riuscito a firmare una collezione tutta mia».
Il progetto di cui parla è un'iniziativa congiunta del Comune di Milano (che l'ha ideato e finanziato) e della Camera della moda, che l'ha realizzato. Con un concorso sono stati scelti giovani stilisti ai quali sono stati dati mezzi economici, spazi e consulenza per la parte distributiva e commerciale.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/01/07 a cura di Pambianconews