L'azienda spagnola Zara e la svedese H&M stanno conquistando ulteriori quote di mercato negli Stati Uniti grazie al binomio prodotti alla moda e costo contenuto. La strategia del controllo dei prezzi, secondo entrambi i colossi europei dell'abbigliamento, è una delle poche, per non dire l'unica, capace di rispondere alla minaccia delle rivali asiatiche, prima fra tutte la Cina, e di rimanere competitivi sui mercati internazionali.
I buoni risultati di H&M sono stati sostenuti, in particolare, dai ricavi realizzati negli Stati Uniti. E l'andamento del primo trimestre fa ben sperare per l'anno in corso: le vendite in America infatti hanno registrato un balzo del 43%. Il fatturato complessivo della catena di abbigliamento svedese è aumentato del 20%, fino a 1,61 miliardi di euro, un risultato favorito anche dal calo delle spese fiscali in diversi mercati. E così adesso H&M punta a rafforzare la sua rete di vendite globale, aprendo 54 nuovi esercizi a partire dalla prossima estate. In particolare, le maggiori espansioni avverranno negli Usa, a seguire in Germania, Spagna, Olanda e Polonia.
Vendite, utili e dividendi in forte crescita anche per Zara, una delle maggiori catene europee dell'abbigliamento. Il gruppo spagnolo Inditex, che controlla Zara, ha reso noto di aver realizzato un utile netto di 803,2 milioni di euro nel 2005, in rialzo del 26% rispetto all'anno precedente. Complessivamente Inditex vanta 2.600 negozi in 57 paesi diversi, dall'Europa alla Cina, e nel corso di quest'anno ha rivelato l'intenzione di voler aprire oltre 400 nuovi punti vendita. Nel corso del 2005 sono stati aperti circa 448 negozi nel mondo.
A cura di Pambianconews