Per i consumatori ormai non fa più differenza. Lusso o low-cost, l'importante è lo stile. Così anche nelle preferenze degli analisti di Morgan Stanley, accanto a Burberry e Richemont, iniziano a comparire i retailer della moda. Non solo le britanniche Marks & Spencer e Next, ma anche la svedese H&M e la spagnola Inditex, cui fa capo il marchio Zara.
Secondo un report realizzato dagli analisti della casa d'affari americana, l'abbigliamento in vendita nei grandi magazzini si avvicina sempre più alle griffe nella percezione del pubblico. Ma le prospettive di crescita del primo sono di gran lunga superiori. «Il lusso ha già sperimentato l'espansione possibile, spiega Claire Kent, analista di Morgan Stanley, mentre la grande distribuzione ha appena fatto un timido ingresso in Asia e negli Stati Uniti. Il suo potenziale di crescita nei prossimi dieci anni è del 12-13%».
«Se la crescita rallenta, lo stock picking diventa fondamentale», dice Kent. Per Morgan Stanley, tra i titoli luxury puri, meritano un giudizio overweight Burberry e Richemont: la prima può vantare il miglior management del settore, capace di minimizzare il rischio insito nella moda; Richemont, invece, vola grazie agli innovativi orologi Cartier. Ma le punte di diamante per Morgan Stanley sono H&M e Inditex.
Estratto da Finanza&Mercati del 8/03/05 a cura di Pambianconews