Ha 85 anni, mala voglia di mettersi in gioco a Pierre Cardin, lo stilista italo-francese che per primo ha fatto sfilare un uomo in passerella, non è ancora passata. Tanto che ha appena firmato un nuovo accordo di partnership con Stilarte, azienda marchigiana, per firmare una linea di oggetti in argento. E l'ultima licenza, che va a sommarsi alle 900 già presenti sul mercato. Del resto, la sua è stata una politica precisa: usare le licenze per aumentare l'influenza del marchio e rimpinguare i ricavi con le royalty.
«La mia è stata una scelta obbligata» dice lo stilista. «Ho iniziato la mia attività con clienti particolari: i grandi personaggi dello spettacolo e della politica internazionale. Quindi, se volevo allargare il business, potevo solo rivolgermi a target di clientela più bassi. Per questo ho deciso di distribuire prodotti firmati nei grandi magazzini con l'obiettivo di portare il lusso nelle case di tutti».
Ma dopo più di 50 anni di carriera l'uomo d'affari guarda alla successione: «Nessuno nella mia famiglia è in grado di prendere in mano le redini dell'azienda» dice Cardin. Sono arrivate proposte da Cina, Giappone, Usa, Europa e Italia. Si tratta di fondi di venture capital e banche d'affari, ma non mancano gruppi industriali. «Non ho bisogno di soldi» dice Cardin «quindi posso permettermi il lusso di valutare con calma le proposte». Quando gli si chiede se preferirebbe concludere l'affare con un businessman italiano o straniero, lo stilista risponde: «Italiano. Magari i Marzotto, una famiglia che stimo molto: da anni sono presenti nel settore e proprio per questo potrebbero portare avanti il mio brand mantenendo un dialogo con me».
Estratto da Economy del 28/01/05 a cura di Pambianconews