Ammontano a 105, su 800 addetti in Italia, gli esuberi previsti dal piano di riorganizzazione industriale per il 2005 e il 2006 illustrato nei giorni scorsi ai sindacati da Ratti, il gruppo comasco attivo nella produzione di tessuti e beni di lusso. E' quanto si legge in una nota, secondo cui il gruppo “conferma la volontà di mantenere, nel medio e lungo termine, attività produttive in Italia”.
Secondo la società, il programma “riflette gli obiettivi di efficientamento dell'organizzazione produttiva, razionalizzazione della struttura industriale e delocalizzazione, presso gli stabilimenti rumeni, delle produzioni ad alto contenuto di manodopera e bassa marginalità”.
Per Ratti il programma si inserisce “nel piano strategico del gruppo volto a consentire nell'arco temporale di riferimento, il ritorno ad adeguati livelli di redditività” e prevede, tra l'altro, 105 esuberi su circa 800 addetti in Italia, di cui 650 in capo a Ratti spa, le cui sedi operative di Guanzate e Malnate sono oggetto del processo di razionalizzazione”.
Estratto da Ansa.it del 24/01/05 a cura di Pambianconews