Chi l'ha letto dice che è un progetto con i fiocchi. Un affare da almeno 3,5 miliardi, quanto varrebbe a Piazza Affari trasferire il 51% di Luxottica dalla famiglia Del Vecchio a un club di cinque-sei top manager capitanati dall'amministratore delegato Andrea Guerra. Sulla carta è già tutto nero su bianco. La successione nel gruppo di Agordo avverrà con un maxi-leverage e tre ingredienti: un senior loan bancario, un vendor loan accordato da Del Vecchio e un prestito obbligazionario convertibile al 2010, riservato ai dirigenti. Che dopo cinque anni saliranno al controllo del leader mondiale degli occhiali.
Primo passo è l'individuazione di una newco che avrà il 51 % di Luxottica, mentre la quota restante resterà ai familiari. Sempreché allo scopo non venga utilizzata la Leoinvest (ha il 37% del gruppo quotato) che a dicembre è stata rimpatriata dal Lussemburgo a Milano. L'equity (poche decine di milioni) sarà per il 51% dei Del Vecchio e per il 49% del pool di manager con Guerra, Roberto Chemello (consigliere), Luigi Francavilla (vp), Valerio Giacobbi (retail), Antonio Miyakawa (marketing) ed Enrico Cavatorta (cfo).
Estratto da Il Mondo del 21/01/05 a cura di Pambianconews