Luca Cordero di Montezemolo e il figlio Matteo reclutano nuovi partner-sottoscrittori per Charme, mentre trattano per l'acquisto del marchio scozzese Ballantyne, leader nel cashmere. Sono quattro le new entry di Charme, società d'investimenti lussemburghese assimilabile a un fondo di private equity. Anzitutto c'è la Banca intermobiliare (Bim) delle famiglie Segre, D'Agui, Giovannone e Scanferlin. Quindi la Vivi città delle famiglie romane Di Amato e Gianni, le stesse che hanno comprato Fiat engineering. Hanno poi aderito l'imprenditore napoletano Giovanni Cacace (Cis, Interporto) e la Jrg holdings del Granducato. Dove Jrg sta per Johann Rupert group, il tycoon sudafricano proprietario di Richemont e di un inarrivabile portafoglio di marchi del lusso che include Cartier, Van Cleef, Piaget, Vacheron, Dunhill e Montblanc. La nuova pattuglia affianca i soci promotori di Charme (Deutsche bank. Unicredito. Mps, Della Valle, Seragnoli) e a quelli cooptati poi (Merloni, Colaiacovo, Marsaj, Alessandri, Montinari e Punzo).
Intanto Charme, dopo essere entrata col 30% nella Poltrona Frau, sta studiando il dossier Ballantyne in vista di una probabile acquisizione. Il brand del cashmere è dell'inglese Dawson international, società governata da due gruppi di azionisti col 30% circa a testa. Uno è la britannica Guinness peat group, l'altro la International fashion degli italiani Giovanni Ghione e Alfredo Canessa (ex patron della Mac-Manifatture cashmere, possedeva il brand Malo prima della vendita a It holding). Il gruppo Dawson-Ballantyne fattura poco più di 50 milioni di sterline ma è in forte perdita.
Estratto da Il Mondo del 27/02/04 a cura di Pambianconews