''La moda non sa comunicare; il futuro dell'haute couture e del pret-a-porter di alto livello è in Europa, non in Cina''. Giudizi lapidari e previsioni drastiche nelle risposte di Giorgio Armani riportate nell'intervista esclusiva pubblicata dal magazine Gentleman, in edicola in questi giorni, dove il grande stilista critica il sistema, che non sa trasmettere i suoi valori e fare apprezzare il ruolo che riveste nella società di oggi, e dice la sua sullo spauracchio Oriente. La moda? ''E' al centro della società, spiega re Giorgio, ma non sa comunicare se stessa''. Il lusso? ''Preferisco parlare di qualità''. Il no-logo? Per Armani è ''un falso mito inventato dal marketing''. La Cina? ''Bene per il mercato, risponde, ma il vero futuro è in Europa''.
''La moda, sostiene Giorgio Armani, è uno dei principali settori economici italiani, ma spesso viene percepito come un mondo a parte, non integrato nella società e privo di valori, poichè non è capace di comunicare la sua vera natura. Se la moda dà l'impressione di non avere dei valori, vuol dire proprio che abbiamo lavorato male e comunicato peggio. Non voglio parlare delle iniziative di beneficenza e dei fondi versati per gli interventi di restauro, ai quali tutti (in modo diverso) hanno partecipato e partecipano, continua Armani, ma voglio fare un riferimento più generale alla moda, che ha rimodellato a sua immagine l'intera società, divenendone elemento centrale, da periferica che era. Invece di piangerci sopra e chiedersi dove andremo a finire, continua Armani riferendosi alla scarsa capacità di comunicazione del sistema moda, pensiamo che queste democrazie frivole contano su uomini che hanno già accettato la legittimità del cambiamento (della società), e che la moda esprime questa invenzione tipicamente occidentale: l'uomo libero, indipendente, creatore. Occorre agire per comunicare in modo più efficace e trasparente, senza abusare di definizioni e termini utilizzandoli in modo inappropriato''.
E lo spauracchio Cina? ''E' un mercato importantissimo, precisa lo stilista, tanto che ho avviato la Giorgio Armani Hong Kong per seguirlo direttamente e meglio, ma il futuro dell'alta moda, intesa come haute couture, e del pret a porter di alto livello e di qualità non è in Cina, conclude Armani, che però annuncia nel frattempo di essere in procinto di aprire in Cina nei prossimi cinque anni, 30 negozi, ma qui in Europa, dove esistono la cultura e la capacità per farlo. La moda nasce e si afferma soltanto in Occidente''.
Estratto da Ansa.it del 25/02/04 a cura di Pambianconews