Timberland ha messo ai piedi scarpe veloci e ha ripreso a correre. La società americana, diventata famosa in Italia durante gli anni 80 grazie agli scarponcini gialli diventati un vero e proprio status symbol, ieri ha stupito Wall Street con i risultati raggiunti nel quarto trimestre 2003. Con le calzature, l'abbigliamento sportivo e gli accessori griffati (occhiali, portafogli, cinture) i profitti di Timberland hanno superato ogni più rosea aspettativa e così, al suono della campanella che ha annunciato l'inizio delle contrattazioni newyorkesi, il titolo è letteralmente volato, salendo di oltre il 5% e superando quota 53 dollari per azione.
A far lievitare i titoli della società di Stratham, New Hampshire, sono stati gli utili realizzati negli ultimi tre mesi, durante i quali Timberland ha messo in cassa 39,4 milioni di dollari, equivalenti a 1,10 dollari per azione. Nello stesso periodo del 2002, la griffe aveva riportato utili per 27,1 milioni di dollari, pari a 73 centesimi per azione. Dati che, peraltro, rivelavano una contrazione dei profitti rispetto all'anno precedente. I numeri esposti ieri dalla società, invece, sono stati il chiaro segno di un'inversione di tendenza dovuta soprattutto al successo dei prodotti, diffusi in tutta Europa ed Estremo Oriente. Nel quarto trimestre del 2003 la società guidata da Sidney Swartz ha infatti registrato un vero e proprio boom delle vendite, con un incremento del 16,4% pari a un ammontare di 415,3 milioni di dollari.
A orientare i gusti verso il marchio della Timberland è stato anche il dollaro, che negli ultimi mesi si è fortemente indebolito contro le altre valute spingendo gli acquisti dei prodotti statunitensi. All'estero, infatti, le vendite di Timberland sono aumentate del 31% che, a cambio costante, valgono un incremento del 17 per cento. La società, comunque, ha tenuto a sottolineare che non è soltanto il «minidollaro» il segreto del suo successo nell'ultimo anno. Il fatturato, infatti, si è impennato anche nella madre patria, con i ricavi saliti dell'11 per cento negli ultimi tre mesi.
Estratto da Finanza&Mercati del 4/02/04 a cura di Pambianconews