Il gruppo Mariella Burani cambia strategia su Mila Sh�n. Il marchio di proprietà dell'Itochu e in gestione del gruppo Burani da tre anni non sfilerà quest'anno. Non è più affare dello stilista Marc Helmuth disegnare la prima linea della casa di moda. Se ne sta occupando direttamente l'ufficio stile interno del marchio. Non si tratta di una scelta occasionale, ma di un cambio di visione strategica sul marchio. Quello che quando è stato preso in gestione volevano riportare agli antichi fasti adesso vogliono che sia un marchio di nicchia, snello nelle strutture. Insomma in corso d'opera il gruppo si è accorto che è molto più redditizia questa strada piuttosto che quella del rilancio in grande stile di un marchio che avrebbe avuto bisogno di ingenti iniezioni finanziarie.
«Stiamo attenti ai risultati. Ai nostri azionisti interessano gli utili non le sfilate, spiega Giovanni Burani, presidente di Mila Sh�n e amministratore delegato di Mariella Burani Fashion Group In questa logica è più redditizio che Mila Sh�n sia un marchio di nicchia, con un prodotto classico e con una serie di licenze che generano utili». «In questo momento sarebbe antieconomico per marchi come Mila Sh�n seguire una strada diversa da quella che abbiamo deciso di intraprendere che tra l'altro sta dando buoni risultati. Nel #98 il marchio perdeva 8 milioni di euro. Nel 2001 abbiamo registrato un utile netto di 7,7 milioni di euro, passati a 6 milioni l'anno scorso, realizzati anche attraverso operazioni straordinarie come la cessione di asset non strategici. Il fatturato dell'anno scorso si è mantenuto in linea con quello dell'anno prima, sugli 8 milioni di euro. Mentre il fatturato indotto del marchio quest'anno sarà di 20 milioni di euro».
Estratto da Affari & Finanza del 22/09/03 a cura di Pambianconews