La Cina come base produttiva e come mercato di sbocco. Stonefly fa il doppio salto con l'obiettivo di arrivare in tre anni a un fatturato di 10 milioni sul mercato locale. Il primo passo dell'azienda di calzature sarà l'avvio di una collaborazione con un produttore e Stonefly distributore cinese. La scelta è spiegata da Andrea Tomat, amministratore delegato dell'azienda: #'è decisivo entrare attraverso un partner locale, è un mercato particolare e non se ne può fare a meno. Inizialmente produrremo soltanto per quell'area ma se la qualità sarà soddisfacente venderemo anche in altri Paesi''.
Per l'azienda è un'ulteriore spinta verso Est. Oggi la maggior parte della produzione viene fatta da terzisti in Romania, in Marocco e per una piccola parte in Italia: l'unico stabilimento di proprietà si trova in Bulgaria e produce il 10% del totale. Stonefly chiuderà il 2003 con 88 milioni di ricavi, il 10% in più dell'anno scorso, con una produzione di un milione e mezzo di calzature: la previsione di fatturato per l'anno prossimo è di raggiungere 100 milioni di euro. L'altro mercato su cui punta la società di Tomat e Sartor è quello americano, dove quest'anno le vendite saranno di otto milioni di euro. A sostegno della crescita, l'investimento sulla comunicazione per l'anno prossimo sarà di sei milioni di euro.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 18/09/03 a cura di Pambianconews