Trenta domande al giorno di imprese che vogliono informazioni per delocalizzare in Romania. è questo, in media, il #'traffico'' che passa attraverso la sede di Bucarest del Sistema Italia-Romania, la fondazione che coordina attraverso Unimpresa, l'associazione di imprenditori nata alcuni giorni fa, la rappresentanza delle migliaia di aziende a capitale italiano sorte nel Paese negli ultimi anni. Se a distanza il mercato rumeno è ancora visto come il territorio delle produzioni a basso costo, dove avviare una prima lavorazione della merce che dovrà il più delle volte essere completata in Italia, sul posto la situazione sta cambiando. La Romania non è più, o non è solo, un mercato di pura delocalizzazione.
Sono in aumento le produzioni che arrivano a una fase avanzata del processo, o arrivano al prodotto finito. Protagonista della nuova tendenza è soprattutto il sistema moda che ha caratterizzato i primi sbarchi delle imprese italiane in Romania. «I mercati di riferimento, spiega Luca Serena, presidente della Fondazione Italia-Romania, non sono più quelli italiano ed europeo, che languono. A crescere sono Russia e Cina. Quindi ha senso ormai fare il prodotto finito qui prima di esportarlo, passando da una delocalizzazione delle fasi produttive a una vera e propria internazionalizzazione».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 29/07/03 a cura di Pambianconews