A metà della seconda giornata di svolgimento, Pitti Immagine Uomo pone le premesse per un ennesimo record di presenze. I compratori esteri aumentano di oltre il 20% rispetto alla stessa rilevazione di un anno fa (giugno 2002) – e anche i compratori italiani crescono del 19%, costituendo così la vera novità di questa edizione. Sarà difficile che questi aumenti restino così elevati sino alla fine, ma sicuramente quest’estate i compratori passeranno abbondantemente quota 20.000 presenze. Tra i paesi esteri si piazzano ai primi posti: Germania, Gran Bretagna, Giappone, Spagna, Francia, Olanda, Stati Uniti, Corea del Sud, Svizzera, Turchia, Grecia, Austria, Belgio – tutti aumenti a due cifre. E ottimi risultati dall’Europa dell’Est, mentre l’unico risultato in diminuzione è, come prevedibile, la Cina.
La n. 64 si avvia a essere la sesta edizione estiva consecutiva che segna un aumento di compratori. I motivi non mancano: Pitti Uomo è l’apertura della stagione, con tutta la ricerca di slancio e di energia che ciò comporta; ha un’offerta completa di moda maschile e insieme rigorosamente selezionata, come probabilmente nessun altra fiera al mondo attualmente ha; mette in scena fin dagli allestimenti la ricchezza e la diversità degli stili e delle tendenze ed è sostenuta da una costante attività di comunicazione e di eventi, valorizzando così tutte le componenti dell’impresa o dello stilista o della collezione.
UN COMMENTO SUL TRAFFICO
Per quanto riguarda i notevoli problemi di traffico che si sono verificati intorno alla Fortezza da Basso e in altre parti della città, Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, riassume così la posizione della Società: “La concomitanza tra i lavori intorno alla Fortezza e lo svolgimento di un Pitti Uomo è una situazione eccezionale, che si verificherà ancora per 2 o 3 volte al massimo: è necessario trattarla come un’emergenza speciale che coinvolge tutta la città e una grande parte del suo sistema viario, non solo quello direttamente interessato. E ricordiamoci che in gennaio le condizioni generali saranno peggiori, per clima e per quantità di traffico. Ci vuole programmazione, più di quanta ce ne sia stata sinora, e piena coscienza della priorità che ha questa situazione nell’agenda cittadina – almeno nel periodo di svolgimento della fiera. La cabina di regia tra il Comune e FirenzeExpo, nonostante i recenti positivi interventi del vice sindaco Matulli, non è sufficiente e talvolta ha mostrato scarsa flessibilità: occorre che a un livello tecnico, comunque da ampliare e potenziare, si aggiunga una sensibilità politica definitiva e collegiale sul problema. La stessa che è stata dimostrata proprio da questa amministrazione comunale quando si è deciso di investire e riqualificare tutta l’area – avviando finalmente i lavori”.
Firenze, 20 giugno 2003