Banche e tabacco, sono questi i business che interessano Diego Della Valle, l'industriale marchigiano che controlla il 57% della Tod's. L'imprenditore ha da poco acquistato il 2,83% della Bnl, riaprendo vecchie ipotesi di alleanze all'interno del settore bancario. Ma l'investimento nell'istituto romano non sembra avere esaurito le risorse di Della Valle, intenzionato sempre più a differenziare gli investimenti in attività difensive, come quella del tabacco. Cosi, a meno di un mese dal termine per la presentazione delle offerte vincolati per l'Ente Tabacchi Italiani, in corso di privatizzazione, Della Valle (che fino a poche settimane fa sedeva anche nel board di Equinox) ha deciso la propria strategia, con l'avallo del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per realizzare un'intesa tutta italiana che veda uniti Imprenditori Associati, Aurelia e Quindici.
è proprio sull'italianità dei pretendenti che si giocherà la partita per la privatizzazione dell'Eti; sarebbero gli italiani, infatti, i soli a garantire l'impiego di tabacco autoctono con buona pace degli oltre 110mila tabacchicoltori del nostro paese. L'altro motivo che mette in pole position il terzetto è legato ai buoni rapporti con Philip Morris (i cui contratti pesano per oltre il 40% sul bilancio dell'Ente Tabacchi e possono essere rescissi nel caso in cui il nuovo acquirente non risulti gradito al colosso americano). Imprenditori Associati, che vede riuniti Diego Della Valle insieme alla famiglia Benetton e a Luca Cordero di Montezemolo, trova infatti proprio nel presidente della Ferrari il trait d'union con gli americani di Philip Morris, il più ricco fra gli sponsor della Rossa.
Estratto da Finanza & Mercati del 22/04/03 a cura di Pambianconews