Archiviare in fretta il 2002 e lavorare alla ripresa delle esportazioni. Sono i due obiettivi che il sistema legno-arredo intende centrare nel prossimo futuro. L'anno appena concluso, infatti, non solo ha registrato il calo del 1,7 % del fatturato alla produzione dell'intero sistema (passato da 38.755 milioni di euro a 38.090 milioni) e una lieve contrazione dei consumi interni (-0,4%), ma è stato segnato anche dalla riduzione del 3,8% delle esportazioni, passate da 13.169 milioni di euro a 12.665 milioni (-3,8 per cento).
Le vendite all'estero pesano quasi per il 50% sull'intero fatturato del comparto mobile-arredamento (23 miliardi). «Il 2002, sottolinea Rosario Messina, presidente di Cosmit, ci ha visto perdere qualcosa sul fronte delle esportazioni ma i primi mesi del 2003 hanno registrato una ripresa degli ordini e fra gli imprenditori c'è un cauto ottimismo«. Mentre l'export di mobili verso la Germania, principale mercato di sbocco, si è ridotto l'anno scorso del 17,6%, quello verso gli Usa è cresciuto del 4,8%: «così, aggiunge Messina, gli Stati Uniti sono diventati il primo mercato per le esportazioni di mobili italiani«.
Ma l'attenzione delle imprese si rivolge anche ad altri Paesi. Russia, Cina e Giappone prima di tutti. La Russia, nonostante il calo (-6,9%) delle esportazioni registrato nel 2002, rimane un mercato molto importante «perché interessato al meglio della produzione italiana, ai prodotti di più alta qualità e di più alto prezzo«. Nei prossimi anni, secondo Messina, «la Russia potrà diventare importante quanto la Germania« per le aziende del Paese.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/04/03 a cura di Pambianconews