Un giro d'affari in crescita del 15 per cento (a quota 315 milioni di euro), quattordici negozi nuovi, due accordi commerciali con Nike e Adidas e, infine, una joint venture con Sergio Longoni (quello della Longoni Sport) che porterà nelle casse dei due partner almeno 100 milioni di euro entro il 2005. Questi, in pillole, sono i risultati che il gruppo Cisalfa ha portato a casa nel 2002, anno molto difficile per il mondo della moda e dell'abbigliamento in genere. E in questo 2003 andrà ancora meglio. Tanto per incominciare tutti gli osservatori dicono che il mercato dell'abbigliamento sportswear e delle scarpe sportive, già dalla fine dell'anno scorso, sta recuperando in vivacità. In seconda battuta, nei conti del gruppo fondato da Vincenzo Mancini, si farà sentire l'effetto-crescita prodotto dal piano degli investimenti e dei nuovi business (tra i tanti, il rilancio del marchio Best Company acquisito dalla Finpart).
Aspettando che i cieli finanziari si rischiarino, l'amministratore delegato, Marco Giunta, prosegue con i piani di sviluppo programmati. Vale a dire l'apertura di nuovi punti vendita targati Cisalfa che, dai nove del 1993 sono diventati 140 nel 2002 e a fine di quest'anno cresceranno di un'altra decina in tutta la Penisola. Eccezion fatta per i due flagship di Roma e Milano, la politica del gruppo è di aprire nuove insegne nei parchi commerciali.
E a proposito di grandi numeri va ricordato che Cisalfa è azionista di maggioranza (97 per cento) di Intersport Italia, società legata attraverso una partecipazione azionaria a un accordo di licenza del marchio, a Intersport International, il più grande gruppo d'acquisto mondiale nel settore degli articoli sportivi, che lo scorso anno ha intermediato 5.900 milioni di euro attraverso un network di 4000 negozi in 25 paesi del mondo. E che ha archiviato l'esercizio 2002 con una crescita di fatturato del 30 per cento.
Estratto da Affari & Finanza del 7/04/03 a cura di Pambianconews