A pochi giorni dallo sbarco del design a Milano, Boffi riprogetta il suo spazio milanese di via Solferino, aperto nel 1998, raccogliendo nella superficie di 1200 metri quadri l'intera offerta del marchio. Bagni e cucine convivono, grazie al riassetto architettonico realizzato da Piero Lissoni in collaborazione con la direzione marketing di Boffi, in un'atmosfera che rispetta le caratteristiche del vecchio loft milanese.
''Abbiamo voluto creare uno spazio in linea con l'evoluzione del nostro marchio'', dichiara Roberto Gavazzi, amministratore delegato e principale azionista dell'azienda, a Modaonline.it. #'Poco più di dieci anni fa Boffi era proiettata quasi completamente sul mercato interno, oggi esportiamo più del 50% dei nostri prodotti. La richiesta estera di design italiano ci ha permesso di crescere molto bene in questi ultimi anni. E ci ha, soprattutto, aiutati a realizzare prodotti che abbiamo un'ottica ed un respiro internazionale”.
Fatturato aziendale che si assesta nel 2002 a 42 milioni di euro consolidati, capaci di dare la possibilità all'azienda di progettare sviluppi orientati al retail. #'Attualmente abbiamo 50 negozi monomarca, di cui 12 di proprietà, nel mondo. L'apertura del concept store di Milano, che propone alla nostra clientela l'intero mondo Boffi, segue il concetto di quello di New York e di Los Angeles e credo vada incontro alle esigenze del nostro cliente tipo. Un cliente molto colto, non tradizionalista, che, indipendentemente dalla sua provenienza geografica, ricerca più il design che la tecnologia, alla quale riserviamo comunque grande attenzione, e che in strutture come quella che inauguriamo oggi può trovare un'ampia ed articolata offerta. In un profilo in qualche modo legato alla moda, la nostra donna tipo è quella che veste Jil Sander, l'uomo è quello di Armani''.
Estratto da Modaonline.it del 4/04/03 a cura di Pambianconews