Dopo un 2002 in crescita, anche quest'anno si preannuncia all'insegna di risultati positivi. I progetti e le strategie nelle parole di Guido Andrea Monasterolo, dal 1999 presidente e amministratore delegato di Mistral, azienda produttrice di Brooksfield.
Un incremento di fatturato nel 2002 pari all'11% rispetto all'anno precedente. Quali sono le ragioni del successo?
Una bella collezione, in primo luogo, premiata dalla clientela. Abbiamo prestato grande attenzione al prodotto, dalla progettazione alla presentazione al pubblico finale. L'iter ha consentito di confezionare un prodotto che ha riscontrato interesse grazie anche al prezzo adeguato. Altro fattore di successo, una comunicazione mirata. Per essere precisi, l'incremento dell'11% riguarda l'abbigliamento, ma con le altre linee Brooksfield arriviamo al 17%. Per un fatturato globale di oltre 50 milioni di euro.
Un altro punto di forza è la distribuzione.
Sì. All'estero puntiamo al presidio dei singoli Paesi e siamo presenti in 250 punti vendita multibrand, dall'Europa all'Asia, dal Medio Oriente ai Paesi dell'Est. Proseguono con successo l'accordo siglato nel 2000 con il gruppo giapponese Kakiuchi Ltd. che prevede entro il 2003 l'apertura di nuovi corner oltre ai 22 già esistenti con l'intento di arrivare a 33 e dieci monomarca, e l'accordo con il gruppo turco Bilsar Tekstil Sanaya che ha portato fino a oggi all'apertura di 27 corner in Turchia e una boutique a Istanbul. Abbiamo consolidato la presenza anche in Spagna e Portogallo, dove è prevista l'apertura di nuove boutique monomarca, oltre a quelle esistenti. In particolare, in Portogallo entro il 2005 saranno aperti altri 2 punti vendita a Lisbona e nove corner in tutto il Paese.
Qualche indicazione sul futuro del marchio.
In primo luogo un recente accordo per la produzione di pelletteria uomo e donna, con l'obiettivo di superare in cinque anni i 2,5 milioni di euro.
Estratto da Mood di Aprile 2003