Nell'ultimo anno i marchi italiani di moda con una licenza nell'orologeria sono passati da 24 a 31, secondo il monitoraggio di Pambianco Strategie di Impresa. Per le griffe straniere i contratti sono cinquanta e la maggior parte è in Francia (23) e Stati Uniti (14). C'è ancora spazio da occupare per i produttori: sul mercato ci sono molti nomi che ancora non hanno trovato posto accanto alle lancette. Il potenziale è enorme, se si pensa che nelle calzature i marchi concessi in licenza sono 171, di cui 71 italiani, e per gli occhiali si sale fino a 341 griffe, per metà nazionali.
Nel giro degli ultimi due anni, l'italiana Sector è diventata la società con più licenze. Quando due anni fa il fondo Opera ha acquisito l'azienda, l'unico contratto era con Roberto Cavalli. L'abbiamo rinegoziato, racconta Enrico Ceccato, azionista e amministratore delegato di Sector group, poi abbiamo fatto anche Just Cavalli, Pzero Tempo, Moschino, Valentino. E a gennaio abbiamo firmato l'accordo per Sisley e Benetton».
L'anno scorso Cavalli ha contribuito per il 14% ai 72,5 milioni di euro di ricavi dell'azienda, ma già quest'anno la quota delle griffe aumenterà, insieme al giro d'affari, previsto intorno ai 90 milioni di euro. E con questo portafoglio licenze, che Ceccato vorrebbe arricchire in futuro, Sector coma di arrivare nel 2005-2006 a un fatturato dovuto per oltre metà alle griffe.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/03/03 a cura di Pambianconews