Snia esce dai conti in rosso e chiude il 2002 con un utile prima delle imposte di 86,1 milioni di euro, secondo i dati preliminari comunicati in questi giorni dal gruppo, che sta ristrutturando le attività nella chimica e nei filati per concentrarsi sulle tecnologie medicali. A favorire il recupero proventi straordinari per 127,1 milioni.
Nello scorso esercizio i ricavi sono scesi a 885,3 milioni di euro dai 963,2 del 2001 (-8,1%). Il margine operativo lordo della società è sceso a 92 milioni di euro dai precedenti 108,8 (-16,8% rispetto al 2001) e la perdita derivante dalle attività ordinarie è risultata di 41 milioni di euro, da un profitto negativo per 30,5 milioni del 2001 (-10,5%).
Il quarto trimestre di Snia si è chiuso con ricavi per 210,7 milioni di euro, in calo del 9,4% rispetto ai 232,5 milioni dello stesso periodo del 2001 (per il confronto i dati del quarto trimestre 2001 riflettono il deconsolidamento delle joint venture Nylstar, Novaceta e Caffaro Energia). Il margine operativo lordo, a 22,6 milioni di euro, ha registrato una flessione dello 0,7% (23,3 milioni nel 2001), mentre la perdita derivante dalle attività ordinarie si è attestata a 4,7 milioni di euro, dai 22,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, migliorando del 17,6%. Anche il risultato ante imposte di periodo è migliorato, passando da una perdita di 92 milioni di euro a un risultato negativo per 14,3 milioni.
Estratto da fashionmagazine.it del 17/02/03 a cura di Pambianconews