Tommy Hilfiger nel terzo trimestre vede una perdita di 22,1 milioni di dollari, dai 37 milioni di profitti dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi risultano in salita, ma sui conti pesano gli oneri straordinari.
Escludendo gli oneri straordinari relativi alla chiusura dei negozi, la Hilfiger sarebbe stata in utile per 34,8 milioni di dollari o 38 centesimi di dollaro per azione (41 centesimi nel 2001) nel trimestre chiuso al 31 dicembre. La media degli analisti finanziari aveva stimato invece un utile per azione pari a 36 centesimi di dollari.
A frenare la caduta dei profitti, le vendite donna e bambino all'ingrosso (rispettivamente +14,7% e +3,4%), mentre il menswear ha subito un ribasso dell'11,7%. I ricavi netti di periodo sono saliti a 477,3 milioni di dollari, dai precedenti 474,8 milioni.
La società temporaneamente guidata da Joel Horowitz ritiene che la stima degli analisti per i profitti dell'ultimo trimestre sia ragionevole a 17 centesimi per azione. Nel primo trimestre che si chiude a giugno 2003 il risultato dovrebbe oscillare tra il punto di pareggio e una lieve perdita. Gli utili stimati dal management per il 2004 dovrebbero attestarsi tra 1 e 1,20 dollari per azione, mentre le stime degli analisti sono in media per un risultato di 1,28 dollari.
Estratto da just-style.com del 10/02/03 a cura di Pambianconews