Gucci Group
– Ricavi: 644,8 milioni di Euro, rispetto a 624,9 milioni di Euro dello scorso anno (+3,2%)
– Utile operativo prima degli ammortamenti per avviamento e marchi: 77,7 milioni di Euro (margine del 12,1%), rispetto a 89,2 milioni di Euro (margine del 14,3%) dello scorso anno (-12,9%)
– Utile netto: 52,9 milioni di Euro, rispetto a 61,9 milioni di Euro dello scorso anno (-14,4%)
– Utile netto diluito per azione: 0,52 Euro, rispetto a 0,61 Euro lo scorso anno (-14,8%)
– Ricavi di ottobre: +9,9% a 252,2 milioni di Euro
Gucci Division
– Ricavi: 355,7 milioni di Euro, rispetto a 374,8 milioni di Euro dello scorso anno (-5,1%)
– Vendite dirette: 245,3 milioni di Euro, rispetto a 259,4 milioni di Euro dello scorso anno (-5,4%, ovvero -3,8% a cambi costanti)
– Utile operativo prima degli ammortamenti per avviamento: 90,8 milioni di Euro (margine del 25,5%), rispetto a 102,9 milioni di Euro (margine del 27,5%) dello scorso anno (-11,8%)
Yves Saint Laurent
– Ricavi: incremento del 52,3% a 37,9 milioni di Euro
– Vendite dirette: incremento del 62,7% a cambi costanti a 24,3 milioni di Euro
– Vendite pelletteria: incremento del 263,6% a cambi costanti a 8,7 milioni di Euro
YSL Beauté
– Ricavi: incremento del 7,8% a 165,8 milioni di Euro
– Utile operativo prima degli ammortamenti per avviamento e marchi: 29,9 milioni di Euro (margine del 18,0%), rispetto a 23,0 milioni di Euro (margine del 15,0%) dello scorso anno (+29,8%)
Domenico De Sole, Presidente e Amministratore Delegato di Gucci Group N.V. ha dichiarato: ''In un contesto economico impegnativo e caratterizzato da estrema volatilità, la performance del Gruppo nel terzo trimestre è stata decisamente positiva, in particolare nel mese di ottobre, quando le vendite sonosalite del 10%.
Gucci Division ha mantenuto unaforte redditività, come dimostrato dal 25,5% del margine operativo prima degli ammortamenti per avviamento: uno dei più alti nel settore dei beni di lusso. Gucci, inoltre, ha rafforzato la propria immagine nella fascia alta del mercato, introducendo prodotti in serie limitata, su misura e su ordinazione, e aprendo vari negozi flagship in località prestigiose. Queste iniziative stanno rafforzando ulteriormente il marchio e costituiscono la base per una forte crescita futura.
Yves Saint Laurent ha confermato uno straordinario andamento delle vendite. Tutte le linee di prodotto hanno registrato una vigorosa crescita a due cifre mentre, nello stesso periodo, le vendite di pelletteria sono pù che raddoppiate. Ad ottobre le vendite dirette e indirette sono cresciute del 79,7%, mentre a novembre l�incremento è stato del 54,1%. Questi risultati evidenziano che Yves Saint Laurent proegue il suo rapido sviluppo, confermandosi sempre più protagonista nel settore dei beni di luso. YSL Beauté ha registrato una buona crescita di vendite e utili. M7, il nuovo profumo per uomo di Yves Saint Laurent, ha superato le aspettative di vendita e ha ottenuto un buon livello di riordini per il periodo natalizio.
Nonostante il rallentamento della crescita a novembre, in questo stesso mese il Gruppo ha registrato una crescita dei ricavi del 2,1%, mentre le vendite dirette di Gucci, a cambi costanti, sono salite del 6,2% in Giappone e dell�11,0% nel resto dell�Asia. Per il futuro le prospettive economiche e politiche a livello mondiale inducono alla prudenza.Il management Gucci è fortemente concentrato e impegnato a garantire una performance solida e sono certo che in futuro il Gruppo raggiungerà eccellenti risultati finanziari per i propri azionisti.''
Nel terzo trimestre, i ricavi Gucci si sono attestati a 355,7 milioni di Euro, rispetto a 374,8 milioni di Euro nel 2001 (-5,1%).
Le vendite dirette sono scese del 5,4%, ovvero del 3,8% a cambi costanti, a 245,3 milioni di Euro. In Giappone, le vendite dirette hanno registrato un calo del 3,8% a cambi costanti, un risultato apprezzabile se si considera la crescita eccezionale dello scorso anno. In valuta locale, nel terzo trimestre 2001 le vendite dirette erano cresciute del 29,2% poiché � a seguito degli eventi dell�11 settembre – i consumatori di beni di lusso avevano viaggiato meno e concentrato le spese nel proprio paese. Nel resto dell�Asia le vendite dirette sono salite dell�11,8% a cambi costanti, sulla spinta della straordinaria crescita registrata in Corea del Sud (+29,6% a cambi costanti). In Europa, le vendite dirette sono calate dell�8,6% a cambi costanti, mentre negli Stati Uniti le vendite dirette in dollari sono calate del 7,0%.
Le vendite dirette hanno dato chiari segni di miglioramento durante il trimestre: negli Stati Uniti, ad ottobre le vendite dirette in dollari sono cresciute del 5,6%, rispetto al calo del 27,8% subito ad agosto. In Asia, ad esclusione del Giappone, le vendite dirette in valuta locale hanno registrato un incremento del 18,6% ad ottobre, rispetto ad una crescita del 4,6% ad agosto; in Europa, le vendite dirette sono salite del 2,7% ad ottobre, rispetto ad un calo del 19,5% in agosto.
Gucci ha continuato a espandere la propria rete di negozi gestiti direttamente. Dopo l'apertura di importanti flagship a New York (Madison Avenue) e Parigi (Avenue Montaigne) all�inizio di settembre, a novembre Gucci ha completato il proprio flagship più grande del mondo (in Via Montenapoleone a Milano) e ha aperto un nuovo importante negozio a Honu (Waikiki). Nel quadro della strategia mirata a potenziare ulteriormente il settore gioielleria, cresciuto del 29,4% nel trimestre a 24,3 milioni di Euro, Gucci ha aperto il primo negozio dedicato esclusivamente alla gioielleria il 6 dicembre a Roma.
Le vendite a negozi specializzati e multimarca sono aumentate del 17,3%, mentre il calo del 39,8% nelle vendite ai duty free è stato causato principalmente da una consistente recessione nel settore duty free.
Il margine lordo è rimasto sostanzialmente stabile: 70,9%, rispetto al 71,4% del 2001 (e notevolmente in crescita rispetto al 66,9% del 2000). Il management ha continuato a esercitare un rigoroso controllo dei costi. Malgrado i forti investimenti in comunicazione, Gucci ha ridotto le spese operative a 161,5 milioni di Euro rispetto a 164,6 milioni di Euro. Il 25,5% di margine operativo prima degli ammortamenti per avviamento (90,8 milioni di Euro) è stato inferiore a quello straordinario dello scorso anno (27,5% pari a 102,9 milioni di Euro), ma in linea con il margine realizzato nel 2000 (25,8%).
Per l'intero anno 2002, il management prevede per Gucci ricavi compresi tra 1,5 e 1,6 miliardi di Euro e un margine operativo prima degli ammortamenti per avviamento del 28% circa.