Una ventata di energia sospinge il gruppo Stefanel in nuove direzioni e si nota già nella pubblicità del grande gruppo veneto, sempre più dissacrante e spiritosa. Dopo l'acquisizione, nel luglio scorso, del 50 per cento del gruppo Nuance, il più grande operatore mondiale nel settore dell''airport retailing', il gruppo di Ponte di Piave ha messo a punto una strategia per conquistare il mercato giovane con prodotti di tendenza a prezzi più bassi. Con un nuovo marchio: #Stef in time', mirato a un target di consumatori fra i 20 e i 35 anni, solo femminile, ha già aperto 22 negozi in città come Novara, La Spezia, Lecce, Busnago, Carpi e Alba. Altri 50 punti vendita in franchising dovrebbero aprire i battenti entro la primavera del 2003.
Intanto la Stefanel ha reso noti i risultati sull'andamento della gestione nel primo semestre del 2002. In sei mesi caratterizzati da un rallentamento dei consumi nei principali paesi dell'area Euro con una forte contrazione in Germania, paese molto importante per il gruppo veneto, la Stefanel ha comunicato di aver fatturato 115,4 milioni di euro, 18,4 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2001.
Giuseppe Stefanel, presidente e amministratore delegato dell'azienda di famiglia, quotata in Borsa dal 1986, sostiene di essere alle prese con un mercato piuttosto difficile in questo momento. «La semestrale è stata normale» racconta, «e ora siamo alle prese con il bilancio che noi chiudiamo il 28 febbraio prossimo. E' ancora presto per fare delle valutazioni. Posso dire che ottobre è stato un mese discreto e invece novembre è stato un mese duro. Ci aspettiamo poco da questo Natale».
Estratto da Affari & Finanza del 9-12-02 a cura di Pambianconews