Ziche cresce ad Est seguendo una scelta che l'ha portato negli ultimi anni a puntare molto sul mercato estero. Con l'assistenza di Finest, la Ziche manifattura lane spa ha acquisito uno stabilimento in Croazia con un investimento iniziale di circa 3 milioni di euro. «Non si tratta di una delocalizzazione, precisa subito Valentino Ziche, presidente dell'azienda oltre che degli industriali vicentini, ma un ampliamento produttivo mirato da un lato a ottenere una soglia dimensionale che ci consenta di mantenere competitività sul mercato e dall' altro a essere più vicini alla nostra clientela, vale a dire i produttori di maglie, che oggi hanno in buona parte trasferito proprio nell'Est europeo i loro impianti produttivi».
La Ziche ha oggi tre stabilimenti, due di filatura in provincia di Vicenza e uno di tintoria nel trevigiano, e produce poco meno di 5 milioni di chili l'anno di filati in lana e misto lana per maglieria, con un fatturato che a fine 2002 supererà i 35 milioni di euro. La nuova fabbrica in Croazia, che dà lavoro complessivamente a una settantina di persone, operava già come terzista per la Ziche da un paio d'anni ed è stata rilevata nell'ambito della privatizzazione del gruppo croato Pazinka cui faceva capo.
L'acquisizione arriva in un momento non facile per l'industria tessile, ma l'azienda veneta, dopo avere superato anche la soglia del quarto passaggio generazionale con Francesco Ziche che ha affiancato il padre Valentino, ha giocato in anticipo la carta dell'export, che oggi copre il 75% del fatturato, riuscendo quindi a farsi trovare già organizzata sui mercati di produzione della maglieria.