Proprio nel nostro Paese è stato celebrato il cambio della guardia tra il presidente di Lvmh Fashion Group per l’Europa, François Steiner, nuovo presidente del marchio inglese Thomas Pink, e il suo successore dal primo luglio, Bernardo Sanchez Incera, fino ad oggi direttore internazionale del gruppo spagnolo Zara.
Il polo del lusso punta sempre di più sull’Italia che, per il 2000, ha portato un fatturato di 150 miliardi di lire (+35% rispetto al 1999). Per Lvmh l’Italia rappresenta il secondo mercato europeo dopo la Francia e il quinto nel mondo dopo Giappone, USA e Hong Kong.
L’importanza del nostro Paese è testimoniata anche dal fatto che la Lvmh Fashion Group Italia (che distribuisce Vuitton, Céline, Givenchy, Berluti, Kenzo, Lacroix, StefanoBi ed Emilio Pucci) è una realtà unica in Europa e ricalca il modello della casa madre francese. Un mese fa è stata inoltre costituita, come spiega Agostino Ropolo, amministratore delegato di Lvmh Fashion Group Italia, la Lvmh Fashion Group Industria spa che ha lo scopo di coordinare tutta la produzione in Italia per conto del gruppo e di monitorare la situazione per eventuali acquisti. A questo proposito alcune voci parlano di un interesse per Valentino e Acqua di Parma, ma i vertici del gruppo non si sbilanciano.
Ieri, a Verona, è stato inaugurato un nuovo negozio di Vuitton (con questo salgono a 14 nel nostro Paese). Nel mondo Louis Vuitton ha 7857 addetti e dispone di 287 negozi esclusivi e 14 unità produttive, alcune delle quali in Italia.