Modaprima, il salone di Pitti Immagine dedicato al fast fashion stenta a ripartire dopo alcune edizioni negative. L’84esima edizione, conclusasi lo scorso 20 maggio, si è chiusa con un calo del 25% degli operatori, scesi a 950. La flessione era prevedibile già alla vigilia della manifestazione, dato che l’offerta di collezioni è passata dalle 100 esposte in quella di un anno fa alle 40 attuali.
Sembra così profilarsi un cambio di format in vista del rilancio, anche se la rassegna fiorentina non è nuova a tentativi di restyling, già annunciati nel 2016 contestualmente al riconoscimento del periodo di difficoltà per il settore. L’81esima edizione aveva raggiunto 1.400 buyer (-17% sull’anno precedente) scesi a 1.300 nell’edizione successiva per risalire a 1.450 nell’83esima.
Oggi il direttore generale di Pitti Immagine, Agostino Poletto, torna sul tema ribadendo che “questa edizione riflette le difficoltà del settore e le evoluzioni in atto nei calendari di produzione e presentazione delle collezioni. I numeri di questi giorni ci impongono riflessioni sul format espositivo, sul quale stiamo già lavorando da tempo”.
Nello specifico, crescono i buyer dalla Corea e quelli delle Repubbliche Baltiche, confermano i numeri Francia, Portogallo e Hong Kong. Calano, invece, gli arrivi da Italia, Giappone, Spagna e Russia.