La joint venture che opera in Italia per il gruppo spagnolo raggiungerà il break even a fine gennaio a nove mesi dall’apertura.
‘Sbarcando a Milano,… eravamo molto curiosi di capire quale poteva essere la risposta sul mercato italiano’ dice Antonio Percassi, amministratore delegato di Zara Italia che racconta dell’afflusso giornaliero medio tra le 6000 e le 7000 persone, che fanno sì che lo spazio milanese sia considerato oggi il primo negozio al mondo della catena Inditex (che nel gennaio 2003 dovrebbe contare 530 negozi) in termini di fatturato e di volumi di vendita. Zara realizza il 76% delle vendite del gruppo Inditex al cui fatturato contribuiscono altri marchi: Massimo Dutti, Pull&Bear, Bershka, Oysho e Stradivarius.
Zara in Italia è guidata da due amministratori delegati, Antonio Percassi (la cui società detiene il 49%) e lo spagnolo Alfonso Vasquez Bergantinos, da un direttore generale Marco Agnolin e da Dino Bottari, direttore dello sviluppo immobiliare. Percassi parla dei piani per il futuro che prevedono l’apertura di altri due o tre negozi in città come Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova e Torino. Nello stesso tempo verranno aperti nuovi spazi in centri commerciali per poi proseguire con aperture a tappeto. Già a fine novembre verrà inaugurato un nuovo negozio di 1500 mq a Monza.
Il gruppo Inditex, quotato alla Borsa di Madrid, ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con ricavi pari a 1.660 milioni di euro (+25%) di cui 1.232 relativi solo al marchio Zara. L’ebitda ha registrato 307,6 milioni di euro (+36%) e l’ebit è stato pari a 203,8 milioni di euro (+48%). L’utile netto ha raggiunto i 120,8 milioni di euro (+32%). Le stime per il prossimo anno parlano di ricavi pari a 4.688 milioni di euro e di un profitto operativo di 778,7.