Di nuovo problemi nelle tasche di Zara. Il brand fast fashion del colosso spagnolo Inditex torna nel mirino si stampa e social network per ‘oggetti indesiderati’ comparsi all’interno dei capi d’abbigliamento. The Associated Press ha riportato la notizia secondo cui, lo scorso weekend, i clienti dello store di Istanbul avrebbero ritrovato delle etichette all’interno di alcuni capi con il messaggio ‘Ho realizzato questo capo che stai per acquistare, ma non sono stato pagato per farlo’.
Gli impiegati del terzista Bravo, partner di Zara, lamentano il mancato ricevimento di tre mesi di stipendio dopo la chiusura dell’azienda e, in segno di protesta, attaccano manualmente etichette con messaggi provocatori per spronare i clienti ad affiancarli nella richiesta del compenso.
Non è il primo caso di pericoli emersi dalla filiera di produzione, con effetti devastanti per l’immagine del marchio. Circa un anno fa, fece scalpore la notizia di un roditore rinvenuto all’interno di un abito, mentre abbondano, come ricorda il magazine online Racked, le accuse di sfruttamento lavorativo, inquinamento atmosferico e plagio creativo. Ai tempi dell’informazione continua, controllare oltre 2mila store nel mondo diventa sempre più difficile.