Lo spettro della recessione fa vacillare anche Zalando. L’e-tailer tedesco ha rivisto al ribasso l’outlook per il proprio fiscal year 2022 in seguito a un secondo trimestre (i cui risultati saranno divulgati il prossimo 4 agosto) che si prospetta al di sotto delle aspettative. Per tutta risposta, questa mattina le azioni dell’azienda con sede a Berlino hanno perso il 17% durante i primi scambi.
Il rivenditore ha dichiarato ieri di aspettarsi, per l’esercizio in corso, profitti che oscilleranno tra 180 e 260 milioni di euro, contro il range compreso tra 430 e 510 milioni precedentemente stimato. Il secondo quarter sarebbe ancora redditizio, ma più debole delle attese.
La società ora prevede che il gross merchandise value cresca del 3-7% tra 14,8 e 15,3 miliardi euro per l’anno finanziario 2022, con ricavi che dovrebbero crescere tra lo 0% e il 3% attestandosi tra 10,4 e 10,7 miliardi di euro. La spesa in conto capitale, infine, dovrebbe aggirarsi intorno ai 350-400 milioni di euro.
A ostacolare la crescita – spiega l’azienda in una nota – sono, come prevedibile, il critico scenario macroeconomico e le pressioni inflazionistiche che stanno intaccando la propensione all’acquisto dei consumatori.
All’orizzonte, però, secondo Zalando, un’accelerazione nella seconda metà dell’anno fiscale, da incoraggiare con un adeguamento dell’offerta alle mutevoli richieste dei clienti e all’adozione di misure di efficienza, tra cui investimenti nelle infrastrutture logistiche e l’introduzione di un minimo d’ordine in altri 15 mercati.
“Sebbene queste nuove condizioni stiano avendo un impatto negativo sulla nostra performance finanziaria – ha dichiarato il CEO Robert Gentz – la nostra strategia e gli obiettivi a lungo termine restano invariati. La nostra visione resta il punto di partenza per la moda in Europa. Ci sono molte opportunità non sfruttate nel mercato della moda che possiamo cogliere e ci impegniamo a cambiare il settore in meglio”.