Potrebbe essere l’ultima scena della saga giudiziaria sulla “suola rossa”. Yves Saint Laurent ha comunicato ieri di aver deciso di ritirare “le azioni ancora pendenti” verso lo stilista Christian Louboutin. I portavoce del quale hanno lasciato capire che non si opporrà alla richiesta di remissione della causa.
La vicenda dura da anni, e prende origine dall’utilizzo del colore “Rosso Cina” che identifica le suole delle calzature di Louboutin. Il quale si è dimostrato assai agguerrito nel difendere tale caratteristica come un “marchio di fabbrica”, avviando azioni legali che hanno coinvolto anche altri nomi noti del panorama del lusso mondiale (tra questi anche Cesare Paciotti). YSL ha replicato con una contro-azione giudiziaria, sostenendo che il colore non possa essere considerato (e difeso in aula) come un trademark, avendo il gruppo lanciato una collezione di calzature interamente in tinta rossa (suola inclusa). Lo scorso settembre, in seguito alla sentenza di una corte di Manhattan, i contendenti hanno entrambi espresso soddisfazione: i giudici hanno concesso a Louboutin il diritto esclusivo di utilizzare il “Rosso Cina” per le suole delle sue scarpe, ma solo in caso le suole contrastino con il colore del resto del prodotto. Di fatto, consentendo a YSL di produrre la propria linea in red.
A un mese di distanza, la valutazione di deporre le armi. Anzi, forse è più corretto dire, di sospendere lo scontro: YSL ha precisato che la richiesta di “dismiss” la causa è “senza pregiudizio”. Cioè, non esclude di riaprirla. Non si sa mai.