Wolford è l'ennesima vittima dell'11 settembre. La società quotata alla borsa di Vienna, produttrice di calzetteria e abbigliamento intimo di alta gamma, ha presentato infatti una relazione semestrale evidentemente contraddistinta dal crollo delle vendite dopo gli attacchi terroristici. La prima metà dell'esercizio 2001/02, che è iniziata il 1� maggio e si è conclusa il 31 ottobre, è stata archiviata con un volume d'affari di 66,67 milioni di euro registrando una flessione del 4% rispetto ai 69,47 milioni di euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
«L'obiettivo di una crescita del fatturato a due cifre percentuali», ha dichiarato la società, «è stato raggiunto fino al mese di agosto. A settembre e ottobre, quando le vendite sono solitamente più forti, gli eventi straordinari hanno causato l'inversione di tendenza». New York e Las Vegas sono crollate del 47%. Le aree europee a maggiore densità di traffico hanno subito una contrazione del turnover del 30%, comprendendo Germania, Gran Bretagna e Francia.
Una felice eccezione è arrivata dal mercato italiano, che ha messo a segno un balzo del 41% grazie alla nuova squadra di manager. I minori ricavi complessivi hanno evidentemente inciso sulla bottom line, che nel semestre è risultata negativa per 4,03 milioni di euro a fronte dell'utile di 2,43 milioni di euro registrato nella prima metà dell'esercizio 2000/01. Per il secondo trimestre le previsioni del management parlano di un leggero miglioramento nei principali mercati europei mentre in relazione a Stati Uniti e Giappone non potrà essere eliminato lo scostamento tra risultati e target fissati all'inizio dell'esercizio.